Mondiali 2026, l’Italia conosce il suo destino: girone con Canada, Svizzera e Qatar se Gattuso supera i playoff

L’Italia ha finalmente un volto, anche se ancora incerto. Al Kennedy Center di Washington, nel cuore della capitale americana, è stato estratto il Gruppo B che potrebbe accogliere gli azzurri di Gennaro Gattuso: Canada, Svizzera e Qatar. Un girone sulla carta abbordabile, ma prima bisognerà guadagnarsi il pass attraverso i playoff di marzo. E proprio la Svizzera evoca ricordi amarissimi: fu lei a eliminare l’Italia dagli ultimi Europei con un netto 2-0 negli ottavi di finale.

La strada per arrivare ai Mondiali

Prima di pensare al girone, l’Italia deve superare lo scoglio dei playoff. Il percorso è chiaro: giovedì 26 marzo a Bergamo, davanti al pubblico dell’Atalanta, gli azzurri affronteranno l’Irlanda del Nord in semifinale. In caso di vittoria, la finale si disputerà martedì 31 marzo in trasferta contro la vincente di Galles-Bosnia Erzegovina.

È il prezzo da pagare per un cammino nelle qualificazioni tutt’altro che esaltante. La doppia sconfitta contro la Norvegia di Haaland ha condannato l’Italia al secondo posto nel girone e alla conseguente via crucis degli spareggi. Dopo le mancate qualificazioni ai Mondiali 2018 in Russia e 2022 in Qatar, gli azzurri rischiano il clamoroso tris di assenze consecutive dalla massima competizione calcistica.

Cosa aspetta l’Italia in caso di qualificazione

Se Gattuso riuscirà nell’impresa, il cammino nel Gruppo B si preannuncia comunque impegnativo. Il Canada padrone di casa, guidato dal talento di Alphonso Davies, giocherà con il supporto del pubblico amico. La partita inaugurale degli azzurri sarebbe proprio contro i canadesi, il 12 giugno a Toronto.

La Svizzera rappresenta il fantasma degli Europei 2024, quando Sommer e compagni spazzarono via le ambizioni italiane con una prestazione impeccabile. Granit Xhaka in cabina di regia e un collettivo sempre organizzato rendono gli elvetici un avversario insidioso.

Il Qatar, infine, è la nazionale che ha ospitato l’ultimo Mondiale a cui l’Italia non ha partecipato. Una formazione cresciuta enormemente negli ultimi anni, capace di vincere due Coppe d’Asia consecutive e di competere ad alto livello nelle competizioni internazionali.

La cerimonia di Washington: tra star e politica

Il sorteggio è stato molto più di un evento sportivo. La FIFA ha trasformato il Kennedy Center in un palcoscenico hollywoodiano, con una parata di stelle che ha unito calcio, musica e politica.

Andrea Bocelli ha aperto la cerimonia con un’emozionante interpretazione di “Nessun Dorma”, mentre Robbie Williams e Nicole Scherzinger hanno presentato “Desire”, l’inno ufficiale del Mondiale. Tra le leggende del pallone presenti: Roberto Baggio, Ronaldo il Fenomeno, Francesco Totti, Gabriel Batistuta, Rio Ferdinand (conduttore del sorteggio insieme a Samantha Johnson).

Il mondo dello sport americano era rappresentato da icone come Shaquille O’Neal (basket), Tom Brady (football americano), Wayne Gretzky (hockey) e Aaron Judge (baseball).

Trump e il controverso FIFA Peace Prize

Il momento più discusso della serata è stata la consegna del primo FIFA Peace Prize al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Gianni Infantino ha voluto premiare il tycoon per “azioni eccezionali e straordinarie per la pace”, citando gli Accordi di Abramo e l’intesa tra Ruanda e Congo siglata proprio a Washington il giorno precedente.

“Questo premio è uno dei più grandi onori della mia vita”, ha dichiarato Trump visibilmente emozionato. “Il mondo è un posto più sicuro adesso”. Una scelta che ha diviso l’opinione pubblica ma che testimonia l’intreccio sempre più stretto tra sport e geopolitica.

La sfida tra generazioni: Mbappé vs Haaland

Il sorteggio ha regalato anche l’incrocio più atteso: Francia e Norvegia si affronteranno nel Gruppo I, mettendo di fronte Kylian Mbappé ed Erling Haaland. Due fenomeni destinati a dominare il calcio mondiale nei prossimi anni, già pronti a sfidarsi nella fase a gironi del Mondiale.

È la sfida tra il talento cristallino del Real Madrid, campione del mondo nel 2018, e la macchina da gol del Manchester City, trascinatore della Norvegia alla sua prima qualificazione mondiale dal 1998.

I campioni del mondo nel Gruppo J

L’Argentina di Lionel Messi, campione in carica, ha pescato un girone agevole: Austria, Algeria e Giordania. L’Albiceleste punta a confermarsi sul tetto del mondo in quello che potrebbe essere l’ultimo Mondiale della Pulce, destinato a chiudere in bellezza una carriera leggendaria.

Scaloni, presente a Washington per riconsegnare simbolicamente il trofeo conquistato in Qatar, ha commentato: “La nostra squadra ha affrontato ogni avversario con determinazione. Faremo lo stesso anche in questo Mondiale”.

Le date da segnare in calendario

26 marzo 2026: Italia-Irlanda del Nord (semifinale playoff, Bergamo) 31 marzo 2026: Eventuale finale playoff (in trasferta) 11 giugno 2026: Messico-Sudafrica, partita inaugurale (Azteca, Città del Messico) 12 giugno 2026: Canada-Italia (in caso di qualificazione, Toronto) 19 luglio 2026: Finale (MetLife Stadium, New Jersey)

Il sogno azzurro riparte da Bergamo

Per l’Italia, tutto ricomincia tra poco più di tre mesi. Lo stadio di Bergamo, casa di un’Atalanta che in questi anni ha stupito l’Europa, ospiterà la partita più importante della gestione Gattuso. Vincere contro l’Irlanda del Nord significherebbe compiere il primo passo verso la redenzione dopo sei anni di assenze mondiali.

Il Gruppo B è lì che aspetta, con il fascino di un esordio contro i padroni di casa canadesi e la possibilità di vendicare l’eliminazione subita dalla Svizzera. Ma prima c’è il playoff da superare: l’Italia non può permettersi un altro fallimento.